Io e l'informatica |
Giugno 2011 - Cos'è l'informatica - definizione presa da Internet | |
Cos'è l'informatica Differenza tra Matematica ed Informatica Il nostro percorso insieme Ipertesto "Esanatoglia Racconta" Corsi serali Corsi agli alunni di Matelica Gestione del precedente sito dell'Istituto Corsi agli alunni di Esanatoglia Patente Europea del computer Riconoscimento AICA Ringraziamenti al Prof. Luciano Vissani Ringraziamenti al Prof. Antonio Trecciola |
L'informatica è un elemento essenziale della società moderna, non solo in quanto necessaria per il normale svolgimento di quotidiane attività, ma anche in quanto il suo sviluppo plasma e determina quello dell'intera società. Non esiste campo dell'attività umana in cui le scoperte dell'informatica non abbiano lasciato il segno. L'uso del calcolatore è uscito dai campi tradizionali del calcolo scientifico per entrare in tutte le aree della produzione industriale, dalla medicina all'editoria. Dall'applicazione dell'informatica alle telecomunicazioni è nata, ad esempio, la "telematica", che ha trasformato il modo di comunicare permettendo di collegare in rete calcolatori e consentendo lo scambio immediato di documenti complessi, immagini e suoni. L'informatica è un complesso di conoscenze scientifiche e tecnologiche che permettono di utilizzare quello che si potrebbe chiamare il metodo informatico. Se il metodo scientifico può essere riassunto nel formulare ipotesi che spieghino un fenomeno e nel verificare tali ipotesi mediante l'esecuzione di esperimenti, il metodo informatico consiste nel formulare algoritmi che risolvano un problema, nel trasformare questi algoritmi in sequenze di istruzioni (programmi) per le macchine e nel verificare la correttezza e l'efficacia di tali programmi analizzandoli ed eseguendoli. La realizzazione del metodo informatico richiede, dunque, conoscenze matematiche e logico-deduttive, per proporre soluzioni precise e corrette e per realizzarle in un linguaggio di programmazione, conoscenze ingegneristiche, che permettano di saper modellare il problema in esame, di modulare la soluzione proposta sviluppandola con tecniche che ne garantiscano la manutenibilità, conoscenze di carattere interdisciplinare, per essere in grado di sviluppare strumenti per settori della società tra i più disparati, e conoscenze di carattere etico, per capire le problematiche di sicurezza, riservatezza e legalità che insorgono nello sviluppo di tali strumenti. In sintesi: la Matematica si occupa di scoprire un procedimento per risolvere il problema. L'Informatica si occupa di codificare questo procedimento in un linguaggio eseguibile da una macchina. Se ci è noto un procedimento, possiamo spiegarlo ad un altra persona o a una macchina; l'Informatica si occupa proprio di codificare la procedura matematica in maniera da renderla comprensibile al computer. Perché? Perchè la macchina può eseguire la procedura molto più rapidamente dell'uomo. Perchè l'uomo può commettere errori nell'eseguire la procedura, mentre la macchina la applicherà sempre in maniera corretta. Perché, lasciando i compiti più lunghi e ripetitivi alla macchina, l'uomo può dedicarsi ad attività più utili. Ecco cos’è per me l’informatica: sostanzialmente una “macchina”. Mentre la Matematica, la Fisica, una poesia, una musica coinvolgente, un bel quadro sono un’emozione, l’informatica non è un’emozione (e nessuno chiede ad essa di esserlo). È un’altra cosa, è uno straordinario strumento per lavorare, per comunicare, per informarsi. Questo non vuol dire che non la ami, anzi, sono contento di averne una buona conoscenza, non potrei più farne a meno, le sono grato, ma non mi coinvolge come la matematica e la fisica. Il nostro percorso insiemeIl primissimo approccio risale ai tempi della Università; per alcuni anni ci siamo completamente ignorati, l’ho ripresa all’inizio degli anni ottanta, quando mi sono reso che mi avrebbe fatto comodo approfondirla prevedendo che, come insegnante di matematica, sarei stato chiamato ad insegnarla ai miei alunni. Così è stato, anzi, di più, molto di più di quanto potessi in quel momento prevedere. Risale a quel periodo, esattamente all’anno 2000, la realizzazione dell’ipertesto “Esanatoglia racconta”, frutto di una ricerca didattica sul patrimonio storico-artistico-religioso effettuata dal Prof. Mario Morri, insieme alla classe seconda B, nell’anno 1992-1993. Conservo ancora, con orgoglio, la targa che il comune di Esanatoglia, il 3 Agosto del 2000, nella persona del Sindaco, Giorgio Pizzi, mi consegnò in occasione della presentazione al pubblico del libro e dell’ipertesto relativo. Ad un certo punto il Preside mi dice:« Dobbiamo fare dei corsi serali di informatica, per adulti, ad Esanatoglia, e tu ne sarai sarai il docente». Qualche perplessità onestamente l’avevo, tenendo conto che insegnare informatica ad adulti non è la stessa cosa che farlo ad alunni della scuola media; ho comunque accettato e alla fine credo che i risultati siano stati apprezzabili. Ringrazio, altresì, l'attuale Dirigente, Prof. Antonio Trecciola, per la stima apertamente manifestata nei miei confronti e nei confronti di mia moglie, Prof.ssa Cesarina Boccaccini, nel momento in cui abbiamo lasciato l'insegnamento. La stessa stima mi è stata ribadita, subito dopo, riconfermandomi esaminatore Ecdl - Aica.
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